Attacchi di panico

La parola panico è legata alla mitologia greca in cui si narra che il dio Pan, metà uomo e metà caprone, quando veniva disturbato, emetteva delle urla così terrificanti che il malcapitato fuggiva in preda al terrore.  

Un attacco di panico è, infatti, un episodio improvviso di intensa paura che si sviluppa senza un motivo apparente e che provoca gravi reazioni fisiche. Può essere molto spaventoso perché la persona ha la sensazione di perdere il controllo, o il timore che stia avendo un attacco di cuore o addirittura che stia morendo.  

Gli attacchi di panico di solito iniziano improvvisamente, senza segnali di preavviso. Possono sopraggiungere in quasi  momento: quando si guida, durante una passeggiata, al centro commerciale, mentre si dorme o nel mezzo di una riunione di lavoro. I sintomi di solito hanno un picco entro 10 minuti e durano circa mezz’ora e possono includere:  

*  Un senso pericolo o di morte imminente  

*  Brividi o vampate di calore  

*  Tremori, ronzio nelle orecchie, vertigini, intorpidimento o formicolio alle mani e piedi  

*  Mancanza di fiato o iperventilazione  

*  Sentimenti di terrore assoluto, rapida frequenza cardiaca   

*  Sensazione di nausea, crampi addominali, dolori al petto  

*  Mal di testa, debolezza  

*  Costrizione alla gola e difficoltà a deglutire  

*  Sentimenti di irrealtà, chiamati depersonalizzazione (le persone si sentono staccate dal loro corpo) e derealizzazione ( il mondo sembra lontano, strano e irreale, come in un sogno).  

Riguardo alle cause, sono molti i fattori fisici e psicologici che possono essere intrecciati. Potrebbero verificarsi attacchi di panico solo in risposta a una particolare situazione, come volare o una visita dal dentista; oppure ci si può sentire benissimo durante un evento stressante, ma avere un attacco più tardi. C’è maggiore probabilità che avvengano in seguito a cambiamenti di vita importanti (lutti, incidenti, traumi, esperienze stressanti e cariche emotivamente…).  

La Nuit etoilée - V. Van Gogh

  Quando l’attacco scompare ci si sente esausti, spaventati e impotenti. Questo è uno degli aspetti più angoscianti di questo disturbo; gli attacchi possono sembrare del tutto imprevedibili, e quindi incontrollabili. Durante un attacco, si può temere che il mondo stia per finire, o che si stia per morire o impazzire. La cosa più importante da ricordare è che, sebbene siano terribili e angoscianti la sensazione e le previsioni durante un attacco, queste non accadranno.  

Una delle paure peggiori che accompagna un attacco di panico è la paura intensa che se ne verifichi un altro. Mentre, infatti, un attacco di panico singolo può durare solo pochi minuti, gli effetti dell’esperienza possono lasciare un’impronta duratura. La memoria della paura intensa e il terrore che si sono provati durante gli attacchi possono influenzare negativamente la propria autostima e causare gravi disagi alla vita quotidiana. Alla fine, questo può portare ad una condizione chiamata disturbo di panico (un tipo di disturbo d’ansia cronica). I segnali che ci sia questo disturbo sono la presenza di:   

* Ansia anticipatoria: la persona non si riesce a rilassare nei momenti in cui non ha attacchi perché con la mente e col corpo si sente ansiosa e tesa. Quest’ansia nasce dalla paura di avere attacchi di panico nel futuro. Questa “paura della paura” è presente la maggior parte del tempo, e può essere estremamente invalidante.  

* Evitamento fobico: la persona comincia ad evitare determinate situazioni o ambienti. Questo evitamento può essere basato sulla convinzione che la situazione che si sta evitando abbia causato un precedente attacco di panico; oppure si potrebbero evitare i luoghi dove, se si ha un attacco di panico, la fuga sarebbe difficile o in cui non si sarebbe in grado di ricevere aiuto. Portato all’estremo, l’evitamento fobico può diventare agorafobia.  

A causa di queste paure, si possono cominciare ad evitare sempre più situazioni: ad esempio, i luoghi affollati, come i centri commerciali o gli spazi aperti, i viaggi in automobile, aereo e metropolitane. Nei casi più gravi, ci si può sentire al sicuro solamente a casa.    

La persona che soffre di attacchi di panico sentendo che non ha controllo e limitando le proprie attività,  può minare il suo godimento della vita e la propria autostima. È comprensibile quindi che molte persone possano diventare depresse.   

La psicoterapia può essere un valido aiuto per capire le proprie reazioni alla luce delle difficoltà del passato, e può fornire i mezzi per superarle. È importante non farsi schiavi di questa paura schiacciante, perché il panico è curabile e più tempestivo sarà l’intervento, minore potere prenderà il panico nella vostra vita. Con la terapia, è possibile ridurre o eliminare i sintomi del panico e riprendere il controllo della propria vita.