La strutturazione del tempo

Essere annoiati per lunghi periodi di tempo porta al deterioramento emotivo e fisico. Per evitare il dolore della noia, le persone cercano un modo di strutturare il loro tempo e ricevere riconoscimenti.

Ci sono diversi modi di strutturare il tempo e ricevere carezze, li elencherò da quello che comporta il minimo rischio emotivo per la persona (minore scambio di carezze), fino a quello che comporta il maggiore rischio (maggiore scambio di carezze):

* Ritiro o isolamento → tutti noi abbiamo bisogno di avere del tempo per noi stessi, per rilassarci, riposarci e recuperare energie, questo ci permette di essere più carichi e desiderosi di rientrare in contatto con gli altri. Possiamo scegliere di isolarci fisicamente (stando soli in un posto) o psicologicamente (ritirandoci nelle nostre fantasie). Durante tutto il tempo in cui siamo ritirati, le uniche carezze che possiamo ricevere o dare sono carezze a noi stessi. Proprio per questo, poiché non comporta la presenza di altre persone, è importante che questo ritiro sia limitato nel tempo, il ritiro estremo può portare infatti all’isolamento privando la persona di opportunità sane in cui ricevere carezze da altri e questo spesso può contribuire all’insorgere della depressione.

* Rituali → un altro modo che permette alle persone di stare insieme e avere riconoscimenti senza però coinvolgersi troppo sono i rituali, ossia lo scambio programmato (e prevedibile) di carezze. Un rituale tipico può essere quello di due persone che si incontrano: Ciao-Ciao, Come stai? – Bene, tu? Bene. – Ci sentiamo presto! Si buon pomeriggio.

* Passatempi → come dice il nome stesso sono un modo in cui le persone passano il tempo, durante le feste, i ricevimenti e gli eventi sociali, si tratta di comunicazioni predeterminate su alcuni argomenti, i più frequenti sono parlare del tempo, dei giovani d’oggi, della salute, dello sport, di pettegolezzi, di economia o di politica… La conversazione è più intima rispetto ai rituali (c’è un maggiore scambio di carezze) ma è meno prevedibile e comporta un rischio emotivo maggiore di coinvolgersi; rispetto ad altri modi di strutturare il tempo mantengono comunque il tono del discorso su tematiche superficiali e poco personali.

Il vantaggio dei rituali e dei passatempi è che offrono l’opportunità di conoscere abbastanza bene le persone per poter decidere un ulteriore coinvolgimento in attività, giochi psicologici o intimità.

* Attività → si basano su una serie di transazioni complementari in cui si passa dal “passare il tempo” a fare cose insieme, è quindi un tempo in cui le persone indirizzano le loro energie per il raggiungimento di uno scopo. Di solito le attività sono il lavoro o gli hobby. Le attività prevedono un tempo più strutturato e il rischio psicologico è più alto perché le carezze riguardano i riconoscimenti (positivi o negativi) che ci si scambia per il lavoro fatto.

* Giochi psicologici → sono una serie di scambi ripetitivi e ambigui, riproposizioni di strategie infantili che non sono più adatte nel qui ed ora, messi in atto per ottenere carezze. Lo scambio di carezze è negativo (scambio di svalutazioni) eppure le persone giocano (gioco psicologico, non quello ludico) perché è il miglior modo che conoscono (imparato nell’infanzia) per ottenere carezze intense (una carezza negativa è meglio di nessuna carezza). Il segnale che si tratta di un gioco è un senso di disagio da parte dei “giocatori”.

* Intimità → è il modo più profondo di strutturare il tempo, si verifica in quei momenti di contatto umano che suscitano sentimenti come il desiderio, la tenerezza, l’empatia, la vulnerabilità, e l’affetto, tra partner, genitori e figli, tra amici… (L’intimità non va confusa con il sesso, il sesso può avere una componente di intimità ma può essere vissuto anche come un passatempo, un gioco o un’attività.). L’intimità consiste in un genuino scambio di carezze positive, intense e profonde, prive di qualunque svalutazione. Il livello di carezze è massimo ed il rischio psicologico è altissimo perché implica il rischio di essere vulnerabili.

In un sano rapporto intimo le persone sperimentano la loro vulnerabilità e godono della profonda apertura e condivisione di emozioni vere. Molte persone per paura di soffrire o di essere ferite, scelgono però di rinunciare all’intimità trovando più sicuro vivere “passatempi” o “giochi”, si proteggono dal coinvolgersi con sentimenti veri e profondi, soprattutto se nell’infanzia l’intimità è stata vissuta come pericolosa, dolorosa e non sicura.