Depressione

La depressione è un disturbo dell’umore che si manifesta con vissuti di tristezza profonda, angoscia, disperazione, associati alla perdita dello slancio vitale e all’incapacità di provare gioia e piacere che si propaga a macchia d’olio su tutti gli ambiti della vita dell’individuo. È importante sottolineare che la tristezza è un’emozione naturale e sana come risposta a momenti particolari; diventa patologica nel momento in cui la tendenza all’angoscia e al pessimismo non è momentanea bensì continua, per settimane e mesi (e nei casi più gravi per anni) e quando sono presenti anche altri sintomi specifici in un quadro ben distinto che contraddistingue una patologia spesso silenziosa ma molto profonda che può nei casi più gravi compromettere tutte le sfere della vita della persona: personale, affettiva, lavorativa, valoriale. 

I fattori scatenanti della depressione possono essere endogeni, ossia avere cause interne, oppure si può parlare di depressione reattiva quando è conseguente ad eventi avversi, luttuosi o comunque a situazioni stressanti.   

Si può parlare di depressione quando per almeno due settimane la persona sperimenta: 

  • Umore depresso o perdita di interesse e piacere per quasi tutte le attività; per la maggior parte del giorno, la persona si sente svogliata, le cose che prima erano fonte di gratificazione e di soddisfazione diventano cose superflue prive di attrazione, è presente un senso di noia continuo. La sfera sessuale perde di coinvolgimento e anche in questo ambito tutto sembra piatto e spento. Sono ricorrenti sentimenti di angoscia, ansia e tristezza, il presente viene visto come senza valore, tutto sembra essere coperto da un velo grigio, il passato appare vuoto e inutile e il futuro sembra un buco nero senza speranza da cui si cerca di scappare ma che inesorabilmente “risucchia” tra le sue spire. Spesso la persona si sente colpevole per essersi ammalata e si sente responsabile per la “poca volontà” a voler guarire. Spesso questa idea è  condivisa dalle persone che vivono con lei. In realtà è importante sottolineare che la depressione non è in nessun modo una questione di volontà poiché la persona depressa presenta una riduzione marcata dell’energia psichica e quindi è veramente impossibilitata a fare certe cose, e questa è una delle caratteristiche principali dell’episodio depressivo.

    Vecchio nel dolore (sulla soglia dell'eternità) - V. Van Gogh
  • affaticabilità o mancanza d’energia quasi ogni giorno; anche le incombenze più piccole possono essere viste come un macigno troppo grande da sopportare, i gesti abitudinari come lavarsi, curarsi nell’aspetto, fare la spesa o le normali commissioni appaiono come imprese titaniche richiedenti sforzi sovrumani: quello che prima era semplice diventa difficile.  
  • significativa perdita di peso, senza essere a dieta, o aumento di peso; le persone depresse perdono gradualmente ogni interesse per il cibo che sembra privo di sapore, mangiano sempre di meno fino al punto di dover essere stimolati ad alimentarsi, oppure al contrario aumentano significativamente di peso anche in conseguenza della riduzione dell’attività motoria.
  • sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati. La persona lamenta di non provare più niente, si sente appiattita salvo provare forti sentimenti di colpa per i propri familiari, per essere “quella malata”, “quella che crea problemi”, “quella che sarebbe meglio se non ci fosse”, si sente arida e vuota, e alterna momenti di disperazione a fasi in cui il dolore e l’angoscia sono così forti di non riuscire neanche a piangere.
  • i disturbi del sonno sono molto frequenti e l’insonnia, una delle principali manifestazioni della depressione, si caratterizza per i numerosi risvegli, soprattutto nelle prime ore del mattino. La persona depressa riferisce di svegliarsi dopo poche ore di sonno, di non riuscire più ad addormentarsi e di essere costretto ad alzarsi alcune ore prima rispetto all’orario abituale; durante i periodi di veglia notturna pensa incessantemente alle disgrazie della vita e alle colpe del passato. Nonostante l’insonnia possa essere lieve, il depresso lamenta di non sentirsi riposato. In altri casi la fase depressiva può accompagnarsi ad un aumento delle ore di sonno con ipersonnia, fino a una vera e propria letargia.
  • agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno (osservabile dagli altri, non semplicemente sentimenti soggettivi di essere irrequieto o rallentato); il linguaggio non è più fluido, c’è scarsa varietà dei temi e dei contenuti delle idee, le risposte sono brevi, talora monosillabiche. Il rallentamento si esprime anche sul piano ideativo e si manifesta con una penosa sensazione di lentezza e di vuoto mentale, anche la nozione del tempo è modificata e il suo scorrere continuo rallenta fino ad arrestarsi. Il depresso ha la sensazione che la giornata sia interminabile, che non sia possibile arrivare a sera, “tutto è fermo, stagnante, senza possibilità di essere mutato”.  L’agitazione psicomotoria, presente in alcuni quadri depressivi, si manifesta con irrequietudine, difficoltà a stare fermi, continua necessità di muoversi, di camminare, di contorcere le mani e le dita.
  • ridotta capacità di pensare, di concentrarsi o indecisione, quasi ogni giorno (come impressione soggettiva o osservata dagli altri).

    L'impero delle luci - R. Magritte
  • pensieri ricorrenti di morte, ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per commettere suicidio.

Nei casi di disagio depressivo è necessario rivolgersi ad uno specialista che possa valutarne l’intensità e riconoscere i possibili fattori che lo hanno scatenato, per poter quindi stabilire un corretto percorso terapeutico. La percezione che tutto sembri vuoto e senza senso, è spiegata dal fatto che la persona depressa non è in contatto con i suoi sogni e bisogni. Un sostegno psicologico può aiutare la persona ad ascoltarsi e a prendere contatto con i propri sogni e desideri, e questo è sicuramente il primo passo per stare meglio. È importante comprendere che per quanto insidiosa e subdola la depressione è una malattia curabile. Può essere necessario in alcuni casi, associare all’intervento psicoterapeutico un intervento farmacologico, per superare la fase acuta del disagio. È importante sottolineare che il farmaco, da solo, non basta e che è indispensabile che si crei una buona relazione tra lo psicologo ed il paziente.