Disturbo Schizotipico di Personalità

Il Disturbo Schizotipico di Personalità è un quadro caratterizzato da disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive, ed eccentricità nel comportamento che compaiono nella prima età adulta, e sono presenti in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

  • idee di riferimento (la persona crede che osservazioni o eventi insignificanti si riferiscano a lei o che abbiano qualche speciale significato che la riguardi, ma riconosce che la sua idea è erronea (a differenza del delirio di riferimento in cui la persona crede veramente che le affermazioni o gli eventi la riguardino).
  • credenze strane o pensiero magico, che influenzano il comportamento, e sono in contrasto con le norme subculturali (per es., superstizione, credere nella chiaroveggenza, nella telepatia o nel “sesto senso”;)
  • esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee
  • pensiero e linguaggio strani (per es., vago, circostanziato, metaforico, iperelaborato o stereotipato)
  • sospettosità o ideazione paranoide
  • affettività inappropriata o coartata
  • comportamento o aspetto strani, eccentrici, o peculiari
  • nessun amico stretto o confidente, eccetto i parenti di primo grado
  • eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con l’aumento della familiarità, e tende ad essere associata con preoccupazioni paranoidi piuttosto che con un giudizio negativo di sé.

La persona è spesso vittima di fenomeni di depersonalizzazione (sensazione di sentirsi staccati dal proprio corpo) e derealizzazione (il mondo sembra lontano, strano e irreale, come in un sogno), che porta il più delle volte a sviluppare credenze soprannaturali, convinzioni che cercano di condividere con gli altri (ad esempio la capacità di contattare le persone scomparse, di prevedere il futuro …). E’ frequente che pensino di essere telepatici e fanno fatica a capire cosa è “normale”.

Sono persone frequentemente viste come eccentriche e bizzarre. Si sentono alienate da se stesse e dagli altri. Questo porta a un ritiro dal mondo sociale. Possono mostrarsi deboli e vuoti, o sembrare distanti e incomprensibili e poi improvvisamente invadenti. I pensieri tipici sono:

  • E’ importante ciò che sento e ciò che non vedo
  • Ci sono ragioni per tutto ciò, nulla accade per caso.
  • Non posso fidarmi delle apparenze.

Lo scopo principale di un supporto psicologico è aiutare la persona a stabilire rapporti sociali amichevoli insegnandole come meglio rispondere alle esigenze sociali. Parallelamente sarà importante supportarla per analizzare i suoi pensieri e distinguere tra fantasia e realtà.